Esiste lo stato, pago le tasse… e allora perché dovrei stipulare una polizza infortuni? La domanda, lungi dall’essere provocatoria, è più che legittima. La convinzione radicata è infatti che, in caso di infortunio, sia lo Stato a doversi prendere cura di noi, viste le tasse che paghiamo e viste le trattenute in busta paga … la verità però è ben lontana da essere questa.
Assistenza statale in caso di infortuni
I cambiamenti sociali che sono intercorsi negli anni hanno infatti assottigliato in maniera drastica le protezioni e le sicurezze che lo Stato offriva ai privati cittadini.
Partiamo da una domanda: nel caso in cui dovesse accaderti un infortunio che ti procuri un’invalidità permanente del 100%, sai quanto ti liquiderebbe lo stato?
… no?
Circa 300 euro al mese per 13 mensilità (e sempre che il richiedente abbia un reddito inferiore a 17.000 euro). È proprio questa la somma alla quale ammonta la pensione di inabilità per invalidi civili, ma chi potrebbe vivere con questa cifra al giorno d’oggi?
A livello statale infatti i sostegni sono così individuati:
- Indennità giornaliera per inabilità assoluta (calcolata in percentuale rispetto alla busta paga)
- Danno biologico per invalidità permanente compresa tra il 6% e il 15% (si tratta di un’indennità)
- Indennizzo in rendita nei casi di danno biologico da invalidità permanente compreso tra il 6% e il 100% (solo in questo caso si ha una rendita diretta).
Sotto al 6% non è previsto nessun indennizzo INAIL (ad eccezione della diaria), parliamo ad esempio di un colpo di frusta o di una frattura al braccio, e in più dovrai anche pagare i costi di:
- Fisioterapia
- Accertamenti diagnostici (tac, risonanze, ecc)
- Visite specialistiche
- Strumentazione accessoria e medicinali
Quando si parla di infortuni, vengono subito in mente quelli sul lavoro, la cui incidenza nel nostro Paese resta purtroppo ancora molto elevata (nel 2022 sono stati denunciati ben 697.773 incidenti, con un aumento del +25,7% sul 2021). Ma riguardano anche quelli che si verificano al di fuori dell’ambito lavorativo, ad esempio durante le attività domestiche (stimati dall’Istat in più di 3 milioni all’anno), durante il tempo libero, nello sport o mentre si trascorre qualche giorno di vacanza.
Polizza infortuni per lavoratori dipendenti, professionisti e imprenditori
Le famose trattenute in busta paga con i quali si versano i contributi INAIL e INPS aumentano un po’ la cifra degli indennizzi, ma lasciano comunque molte lacune perché:
- sono legate ai contributi versati (quindi le prestazioni sono più basse per chi ha iniziato a lavorare da poco)
- ti tutelano solo se l’incidente accade nel luogo di lavoro.
A maggior ragione, lavoratori autonomi, professionisti e imprenditori, non godendo di altre forme assicurative previdenziali, sono esposti al rischio di non poter svolgere la propria attività lavorativa, senza nessun sussidio Statale in loro aiuto.
È vero che in Veneto gli imprenditori si recano a lavoro anche con la febbre, ma – al di là delle battute – la situazione è molto delicata perché per infortuni gravi parliamo di un’indennità che si aggira attorno ai 20 euro al giorno.
Se vuoi approfondire, ne avevamo parlato qui: infortunio o malattia per p.Iva e imprenditori.
L’assicurazione contro gli infortuni dev’essere fatta su misura
Non ci stancheremo mai di dirlo: non esiste una polizza infortuni che vada bene per tutti, ma dipende dal tuo specifico stile di vita e dalle tue esigenze. Hai la necessità di tutelare altre persone? Che sport fai? Quanto pesa il tuo reddito nell’ambito famigliare? Qual è la tua occupazione? Qual è il tuo stile di vita?
I massimali di polizza, ma anche le garanzie stesse, vanno scelti in base alle reali esigenze attuali e future. Il tuo consulente assicurativo saprà farti le giuste domande per far sì che la polizza sia adeguata a fronteggiare qualsiasi infortunio.
Una polizza infortunio non riguarda infatti solo le stampelle o i gessi, ma soprattutto la dignità delle persone. Se cucinare, camminare e lavarsi sono attività quotidiane alle quale non diamo peso, la loro privazione è quanto di più drammatico possiamo immaginarci, soprattutto se ci ritroviamo nell’impossibilità di avere i mezzi per cercare di superare questo evento.
Parliamoci chiaro: affrontare un’invalidità con i propri risparmi, trasformando i famigliari in infermieri e rivolgersi a strutture pubbliche, o poter contare su un capitale di 500.000 € sono due cose molto diverse.
Non possiamo modificare il welfare statale,
ma possiamo aiutarti a proteggerti contro le conseguenze di un infortunio.