Welfare aziendale: la base della strategia d’impresa

welfare aziendale

In un mondo lavorativo in costante evoluzione, c’è una forza silenziosa che sta ridefinendo i parametri del successo aziendale. Non stiamo parlando di intelligenza artificiale o di nuove tecnologie, ma della salute e del benessere dei dipendenti.

È questo il nuovo motore di crescita e di successo delle aziende. Te ne sarai accorto anche tu: quanto è diventato difficile trovare dipendenti? Quanto è complicato trattenerli?

Il successo di un’azienda è strettamente collegato al benessere delle persone che ne fanno parte ed è quindi molto importante che le aziende di qualsiasi dimensione investano per garantire questo benessere.

Il welfare aziendale è uno strumento strategico: ecco i dati!

Ecco alcune ragioni chiave per cui il welfare aziendale è considerato uno dei principali strumenti strategici per la crescita di un’azienda:

Attrazione e retention dei dipendenti

Offrire un pacchetto di benefit competitivo, che includa servizi come assicurazioni sanitarie, programmi di sviluppo professionale, flessibilità lavorativa e altre iniziative di welfare, aiuta a attrarre i migliori talenti sul mercato e a mantenerli soddisfatti e impegnati nel lungo termine.

👉 Secondo un sondaggio condotto da Glassdoor, il 60% dei lavoratori considera il welfare come fattori determinanti nella scelta di un datore di lavoro.

Aumento della produttività e della soddisfazione

È innegabile: dipendenti felici e soddisfatti sono più produttivi e motivati. Investire nel loro benessere attraverso programmi di welfare aziendale come iniziative per il benessere fisico e mentale, opportunità di formazione e sviluppo, in un ambiente lavorativo collaborativo, si traduce direttamente in una maggiore produttività e soddisfazione complessiva.

👉Secondo uno studio condotto da Harvard Business Review, le aziende con programmi di welfare ben strutturati registrano un aumento della produttività del 10% – 15%.

Riduzione dell’assenteismo e dei costi associati

Il welfare aziendale può contribuire a ridurre l’assenteismo dovuto a malattie e stress lavorativo, riducendo così i costi associati alla sostituzione dei dipendenti assenti e al calo della produttività.

👉 Dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano che le politiche di welfare aziendale, come l’offerta di cure mediche preventive e programmi di benessere, possono ridurre l’assenteismo fino al 30%. Ciò si traduce in minori costi operativi e maggiore efficienza.

Le stime dell’OMS dicono che per ogni euro investito ci sia un ritorno economico di quattro euro.

Reputazione e responsabilità sociale d’impresa

Essere un datore di lavoro che si preoccupa del benessere dei propri dipendenti non solo migliora la reputazione dell’azienda, ma dimostra l’impegno verso la propria responsabilità sociale come impresa. Questo può influenzare positivamente anche la percezione dei clienti. Acquisteresti mai un prodotto o un servizio da un’azienda che ha recensioni negative dai suoi ex dipendenti?

Dipendenti più felici, aziende più sane

Non è quindi un caso che anche in Italia sempre più imprese stiano abbracciando questa visione, riconoscendo che il benessere dei dipendenti è molto più di un’opzione etica, ma si tratta di una strategia aziendale intelligente e rivoluzionaria che porta con sé un impatto significativo – e non trascurabile – sui risultati finali dell’intero business.

Potresti elargire i bonus in altro modo? Certo, ma sappi che il welfare aziendale è completamente esentasse.

Il welfare aziendale è decisamente un’opzione win-win per aziende e dipendenti, ma pochi ne parlano!
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